ForzaQuieta, il nuovo modo di fare arte

“Pittura e Musica per raccontare la costante sinergia che muove la Vita.”

E’ una novità assoluta, almeno per il panorama umbro, la performance e mostra d’arte ideata, organizzata e messa in scena dal violinista e compositore Fabio Imbergamo e dalla pittrice (e allestitrice della mostra) Fabiola Mengoni. Il primo ad interpretare con brani da lui composti per l’occasione, 6 dipinti dell’artista perugina raffiguranti le condizioni di spirito e di vita del genere umano: lo spazio e il tempo, l’amore e la bellezza, il dolore e gli ideali (come il Coraggio raffigurato da una bellissima Giovanna D’Arco).

Un Evento, con la E maiuscola, che si è svolto il 19 Agosto a Perugia (la mostra fino al 28 dello stesso mese) presso la Ex Chiesa della Santa Maria della Misericordia, e che ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica (si direbbe se fosse un film, e in parte infatti lo era). Ma la vera novità è stata la partecipazione e adesione di numerosi sponsor privati che con il loro contributo hanno reso sostenibile il progetto, ricco di scenografie e attrezzature multimediali di altissimo livello.

Ho fatto alcune domande agli autori, per capire ancora meglio e più a fondo lo spirito della loro opera:

Per prima cosa, complimenti, ce l’avete fatta! Oppure, come credo, siete solo agli inizi!?!

Fabiola: è stato un bell’impegno, abbiamo lavorato molto, ma ancora è solo l’inizio di questa “avventura”. Questa di Perugia è stata la puntata zero… ma visti i risultati molto positivi e l’interesse da parte dei numerosi visitatori, penso proprio che abbiamo centrato l’obbiettivo e che l’evento abbia in se un grande potenziale… è solo l’inizio.

Fabio: Forza Quieta è un progetto che ha richiesto notevoli sforzi. Dal punto di vista professionale realizzarlo è stata una grande sfida, dato che ho creato composizioni musicali assolutamente originali, non attingendo a nulla di preesistente nel mio repertorio di brani già composti. Inoltre, con Fabiola abbiamo dovuto lavorare a tutta una serie di aspetti come la grafica, la realizzazione delle parti più tecniche (video, foto, DVD) e, non ultimo, curare gli aspetti organizzativi della mostra di Perugia. Direi, quindi, che tutto questo lavoro debba avere un seguito e dare vita a un progetto che si riproporrà in più città e all’interno di ambiti culturali differenti come musei, gallerie, festival e molto altro! Stiamo già facendo una programmazione di possibili appuntamenti in Italia a breve termine e in altre città europee per l’anno prossimo.

Quale è stata la parte più complicata da affrontare e quella che vi ha dato maggiore soddisfazione?

Fabiola: forse di cose complicate non ce ne sono state, o forse non me ne sono accorta, quando si lavora seriamente e con determinazione come abbiamo fatto io e Fabio i problemi vengono affrontati uno alla volta e risolti velocemente. La cosa che mi ha dato soddisfazione è il fatto che la gente si è emozionata veramente (anche con le lacrime) di fronte alle opere. Ci sono state persone che sono tornate a visitare la mostra più di una volta. Altra soddisfazione è stata anche che il pubblico ha percepito l’eleganza e lo stile dell’evento.

Fabio: la fase che mi ha dato maggiore soddisfazione è stata la composizione e la registrazione delle musiche che, come dicevo, sono assolutamente originali e create per gli specifici quadri. Ascoltando i brani, che durante i giorni della mostra andavano continuamente in sottofondo, mi compiacevo con me stesso, anche se non potevo evitare di notare i difetti che immancabilmente vi sono (ma che non dirò mai quali sono!).

La parte più complicata da affrontare è stata, almeno per me, realizzare tutti gli aspetti che non appartengono direttamente alla mia professione di musicista ma che, per contenere i costi, abbiamo comunque realizzato in proprio. Mi riferisco ad esempio alla realizzazione della grafica dei manifesti, del catalogo e dei gadgets, oltre che alla realizzazione dei video e dei DVD abbinati al catalogo. Con tanta buona volontà e con il notevole gusto estetico di Fabiola abbiamo ottenuto ottimi risultati anche in ciò che non è musica o pittura!

Al di là della riuscitissima performance mostra, avete reso ancora più bello uno spazio espositivo, quello della Ex Chiesa della Santa Maria della Misericordia, che in altre occasione non si era rivelato, così suggestivo. Come avete fatto?

Fabiola: diciamo che abbiamo studiato l’evento in tutte le sue sfaccettature, dopo anni di allestimenti sai già quello che serve per valorizzare le opere e la location. Oggi comunque bisogna puntare in alto per distinguerci.

Fabio: non appena il Comune di Perugia ci ha concesso la sala abbiamo subito iniziato a pensare come allestire il tutto nel migliore dei modi, concentrandoci sia su come porre in rilievo i quadri, video e musica. Ma ci siamo anche subito chiesti come il pubblico potesse porsi di fronte a tutto ciò in modo da poterne fruire i contenuti in modo libero, senza che elementi architettonici potessero ostacolare la visuale delle opere o l’ascolto delle musiche. Abbiamo quindi trovato delle disposizioni per cui le persone che entravano nella Ex Chiesa di Santa Maria della Misericordia erano subito rapite dall’atmosfera dei dipinti e dal suono delle musiche. Mostra ed ex-chiesa sono diventate un tutto unico.

Va dove vi porta l’arte… dove vorreste che vi portasse questo progetto? Lanciate un appello se volete 🙂

Fabiola: la nostra idea, era quella di portare il nostro evento fuori regione ed anche fuori nazione. Crediamo molto in questo nostro lavoro che, oltre ad essere esteticamente bello, è ricco di contenuti ed emozioni. Il nostro appello potrebbe essere rivolto ad enti pubblici e privati e ha tutti coloro che credono nella bellezza e nella forza dell’arte.

Fabio: non so dove ci potrà portare questo progetto. L’unica certezza è che tutto ciò che andremo a fare richiederà impegno e determinazione da parte nostra, specialmente in questo periodo in cui l’arte è vittima di grande crisi. Un appello? Eccolo: sostenete l’arte e gli artisti! Non di solo pane vive l’uomo!

Pietro Floris

ForzaQuieta